22 outubro 2018

Confraria presente no Capítulo da Accademia della Castagna Bianca di Mondovi

18:53

A Academia Madeirense das Carnes/Confraria Gastronómica da Madeira participou no dia 21 de Outubro no Capítulo da Accademia della Castagna Bianca di Mondovi.



A ACADEMIA DA CASTANHA BRANCA de Mondovì é uma confraria nascida a 26 de Novembro de 1999. Entre os muitos produtos e pratos típicos do Monregalese (a regiao de Mondovì) os confrades escolheram para o logotipo o produto mais humilde, a castanha seca (= branca),  com o qual gerações inteiras foram alimentadas antes da chegada de produtos do exterior, como o milho e a batata, conhecidos após a descoberta da América.
A Castanha, na verdade, é chamada a "árvore do pão". No entanto não é apenas a castanha que é protegida pela Academia, mas tambem os muitos produtos e pratos tipicos da Província de Cuneo. Por outro lado, o Monregalese representa uma parte da região muito rica em tradiçoes gastronómicas e culinárias. Notável é a escolha e a produção de queijos muito apreciados daqueles que os conhecem, bem como a carne da "raça Fassona", etc.
Todos os anos o solene Capítulo da Academia da Castanha Branca é celebrado na segunda quinzena do mês de Outubro.


La nostra storia

La nostra confraternita, dopo quasi due anni di discussioni sul nome da darsi, è nata ufficialmente il 26 Novembre del 1999 optando per una doppia denominazione Studium Monregalensis Castaneae, in memoria della antica università di Mondovì, e , pro vulgo, Accademia della Castagna Bianca di Mondovì.
Tra tanti prodotti e piatti – bale d’aso (sorta di cotechino), castagne, copete (dolce tipico), vino dolcetto, furmentin (grano saraceno), mais ottofile, merun (capra sotto sale), nocciole, trote dei nostri limpidi corsi d’acqua, , ecc.- si è infine deciso di scegliere per il nostro logo il prodotto forse più umile, la castagna secca, che aveva però permesso di sopravvivere a ad intere generazioni prima dell’arrivo dei prodotti americani ( mais e patate), tanto che il castagno è stato chiamato “l’albero del pane” e si parla anche di una vera e propria “civiltà del castagno”.
I nostri interessi non si limitano però alla castagna ma, come recita l’articolo 2 del nostro statuto, ci occupiamo di tutta la gastronomia, la cucina e la cultura in generale dell’intero Monregalese, una vasta area del Cuneese che, dopo antichi fasti, nel dopoguerra ha subito un notevole declino e calo demografico. Infatti abbiamo, ad esempio, dedicato un convegno, “Invito nella terra dei caci”, ai tanti formaggi nostrani, vera gloria locale, un capitolo solenne al “rito del bollito” in quel di Carrù, un altro al “Trionfo del cappone” a Mo rozzo ed due anni fa siamo stati a Nucetto per conoscere e assaporare la Zuppa di ceci e gli altri prodotti della val Tanaro.
Un’altro nostro carattere distintivo è di essere praticamente nati gemellati con due confraternite della Provenza la Confrerie des Chevaliers de Saint Antoine (Baillage de Provence) e la Confrerie de la Caboche di Puget-Ville, con le quali ci vediamo ogni anno, a suggello di un legame profondo, molto sentito dai francesi, dovuto alla forte emigrazione di tanti che dalle nostre valli andarono in quella regione a fare soprattutto i carbonai.
Siamo oltre una quarantina di soci retti da un consiglio formato da rettore, cancelliere, cerimoniere e cantiniere in carica per quattro anni; ogni anno celebriamo in autunno un capitolo solenne una buona partecipazione di sodalizi italiani e qualche transalpino e ci ritroviamo ogni tanto per conoscere e gustare piatti preparati da confratelli volenterosi.
Anzi, essendo almeno in parte dei “bogia nen” abbiamo compiuto, e quasi ultimato, un giro d’Italia senza mai muoverci, ma procurandoci di volta in volta i vini indigeni illustratici poi dal nostro valente cantiniere ed ingegnandoci a cucinare noi tre piatti tipici di ogni regione.

Oltre a ciò ogni anno editiamo un libretto di ricette nostrane per formare una collana che abbiamo chiamato I QUADERNI DELLA NONNA e che vuole riecheggiare anche nella veste grafica (copertina nera e scrittura corsiva su righe) i quaderni di una volta in cui tante massaie annotavano i piatti di famiglia. Le ricette ci vengono fornite dagli scolari di alcune scuole elementari locali che ogni anno, dato loro un tema specifico ( le castagne, i funghi, i formaggi, il maiale, le uova, le erbe, ecc.) mandiamo a chiedere alle nonne di scavare nei loro ricordi e/o di svelarci piatti di famiglia finora gelosamente tenuti segreti. La tiratura ordinaria è ora di 4.000 copie – per un totale complessivo di oltre 50.000 pezzi – e quest’anno il quaderno n. 12 sarà dedicato ai nostri pesci (acqua dolce più i pur’essi tradizionali acciughe e merluzzo).

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