La Confraternita dei Cenacolari premia i sapori iblei
La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha
mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche
della cucina araba, spagnola e portoghese
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze
della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie
confraternite dei cenacolari (nella foto), ha scoperto la cucina del
Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti
tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell´Antica
Contea.
Nella sede di Ragusa Ibla il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia.
La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food.
Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E´ un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia.
Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l´importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute.
Nella sede di Ragusa Ibla il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia.
La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food.
Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E´ un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia.
Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l´importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute.
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